Qui in campeggio c'è uno (lo chiamerei ragazzino, vista l'età, ma qualcuno dei miei colleghi potrebbe sentirsi chiamato in causa), sui vent'anni. Capello di gran tendenza (corto ai lati più lungo sopra e dietro: una pseudocresta da fighetto).
Gira su una bici graziella, ridipinta di nero. La classica bici da campeggio.
L'ho visto ieri per la prima volta. Mi ha colpito la sua maglietta: nera, senza maniche (da supercoatto) e con la scritta BOIA CHI MOLLA e un'aquila con un fascio littorio fra gli artigli.
Quando l'ho visto mi ha fatto profondamente incazzare.
Oggi, quando sono andato al bar, per il secco, l'ho rivisto. Aveva la stessa maglietta (brutto sudicio!), ma stavolta non mi ha fatto incazzare. Aveva anche un paio di pantaloncini bianchi della juventus.
Allora ho capito: e' solo un povero meschino di vent'anni che non si merita nemmeno l'odio o il disprezzo. Ma solo l'indifferenza con cui si evita di calpestare una cacca, per strada.
Mi è tornato il sorriso.
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