24 luglio 2007

"La cosa che più odio sono le persone tirchie"

Questa frase l'ho sentita al bar, qualche giorno fa, mentre nel mutismo della fase pre-colazione mi mangiavo la sfoglia al cioccolato e il cappuccio di sempre.
Le persone tirchie.
Parlavano di soldi. Di chi, al bar, non riesce a cortocircuitare la mano col portafogli.
Li ho abbandonati e sono partito per i miei pensieri.
Le persone tirchie.
Tirchie nei sentimenti. Nelle passioni. Tirchie nel dare e magari avide nel ricevere.
E mi sono ricordato di quello che mi veniva rinfacciato, a 20 anni, da chi mi stava accanto: che ero freddo, che non mi "esponevo", che non davo niente a nessuno, che non rischiavo.
Tutto vero.
Ho sempre vissuto tutta la mia vita buttandomi "anim' e core" nelle cose che facevo (musica, politica, skate... qualsiasi cosa) senza risparmiarmi. A patto che non dovessero essere tirati in ballo i miei sentimenti.
Forse perchè pensavo di dovermi attenere all'idea di stereotipo punk che mi ero fatto, o comunque di "uomo" rude, duro. Forse solo per nascondere la mia insicurezza, o forse per tutte quste cose insieme.
Di fatto i miei sentimenti rimanevano chiusi a chiave. Anzi, peggio, venivano dissimulati: mai farsi vedere con gli occhi lucidi al cinema, alla fine di un film.
Poi il cambiamento.
Crisi.
Due libri per bambini regalati da chi mi stava accanto in quel periodo:
"Il gabbiano Jonathan Livingstone" e "Il piccolo principe".
Contestualmente un coinvolgimento maggiore, a livello emotivo, con i Dum Dum Power, il mio gruppo ("Brainsink/Heartrise" è uno dei nostri pezzi più belli).
Ho imparato a piangere per un libro, per un film.
Ho imparato a non nascondere le mie emozioni.
Ho imparato a dire alle persone che mi piacciono.
Ho imparato ad ascoltare e a parlare con il cuore.
Già il cuore...
Proprio con i Dum Dum Power è nata una delle frasi che uso per chiudere una lettera, una mail o magari anche una telefonata o un post particolari:
"Un abbraccio col cuore"
E mi sono sempre immaginato un cartone animato in cui un enorme cuore rosso tira fuori due braccia e stringe qualcuno a se.
Ecco, anche a me fanno incazzare le persone tirchie. Quelle che ti possono dedicare 5 ore del loro tempo ma non ti sanno dedicare 5 minuti del loro cuore.

Street art socialmente utile
Foto: 18k


"Sei più forte tu che sai dire forse
Che loro che sanno dire solo “io so”
La vita continua
Sui binari che non ci sono
Con amici che se ne vanno
E i sogni si consumano piano
Resta la strada
Asfalto nero e voglia di andare lontano

Questa casa che brucia
Sta per crollare
Noi volevamo costruirla ancora
"
(Kina - "Camminando di notte")

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