26 luglio 2007

Sei antico! (1)

Per la terza mattina di fila mi sveglio prima della sveglia.
Per la terza mattina di fila mi sveglio cantando una canzone dei Kina.

"So ancora guardare in alto e perdermi nel cielo
mentre vibro assieme ad un torrente
...e penso all'acciaio che ci stringe

Questi anni stan correndo via
come macchine impazzite [le senti arrivare]
ti volti e sono gia lontani
ti chiedi cosa è successo
ti chiedi come è successo

La rabbia di quei giorni brucia ancora dentro
ma forse tanto veleno
poi è tornato dentro di noi.
Gli altri stanno ancora ridendo
e noi qui a guardarci dentro

[...]

No! son sempre io
non mi cambierete [quel che ho dentro]
Fuori è un altra faccia
ho più catrici di prima
sorrido un po' meno
forse penso di più"
("Questi anni" - Kina)

Ti abbraccio, e ti sveglio. E' quasi l'ora di alzarsi.
Abbiamo dormito poco. Nessun rimpianto.
Iniziamo a parlare.
Mi dici che sei preoccupata per M. che è in vacanza in Puglia.
"ehi... la Puglia è grande. Saranno mica andati proprio in campeggio a Peschici...", dico io.
"no", rispondi. "hanno fatto una specie di scambio di appartamento, con un'altra famiglia. Bello no? Si fa anche noi?".
"mhm... e secondo te io fo entrare in casa gente che non conosco? Con tutti i miei libri, i miei dischi... e poi, magari, mi ritrovo un acquitrinio al posto del materasso? ....No, no. Non se ne parla nemmeno".
La risposta arriva secca, e col sorriso sulle labbra, mi dici "Sei antico!".
Incasso.
Ti rispondo un "Puppa!" che significa solo che ho accusato il colpo.

Però medito la vendetta, cara la mia bella figheira. E so già che la vittoria sarà mia.
Continuiamo a parlare, imposto un'azione di contropiede che nemmeno Antognoni....
Sono pronto, e te la butto li': "Facciamo scambio di coppia...".
"No!".
"Sei antica!"
Suona la sveglia, Tempo scaduto: è ora di iniziare a correre.

18k-tita: 2-1

:-P

24 luglio 2007

"La cosa che più odio sono le persone tirchie"

Questa frase l'ho sentita al bar, qualche giorno fa, mentre nel mutismo della fase pre-colazione mi mangiavo la sfoglia al cioccolato e il cappuccio di sempre.
Le persone tirchie.
Parlavano di soldi. Di chi, al bar, non riesce a cortocircuitare la mano col portafogli.
Li ho abbandonati e sono partito per i miei pensieri.
Le persone tirchie.
Tirchie nei sentimenti. Nelle passioni. Tirchie nel dare e magari avide nel ricevere.
E mi sono ricordato di quello che mi veniva rinfacciato, a 20 anni, da chi mi stava accanto: che ero freddo, che non mi "esponevo", che non davo niente a nessuno, che non rischiavo.
Tutto vero.
Ho sempre vissuto tutta la mia vita buttandomi "anim' e core" nelle cose che facevo (musica, politica, skate... qualsiasi cosa) senza risparmiarmi. A patto che non dovessero essere tirati in ballo i miei sentimenti.
Forse perchè pensavo di dovermi attenere all'idea di stereotipo punk che mi ero fatto, o comunque di "uomo" rude, duro. Forse solo per nascondere la mia insicurezza, o forse per tutte quste cose insieme.
Di fatto i miei sentimenti rimanevano chiusi a chiave. Anzi, peggio, venivano dissimulati: mai farsi vedere con gli occhi lucidi al cinema, alla fine di un film.
Poi il cambiamento.
Crisi.
Due libri per bambini regalati da chi mi stava accanto in quel periodo:
"Il gabbiano Jonathan Livingstone" e "Il piccolo principe".
Contestualmente un coinvolgimento maggiore, a livello emotivo, con i Dum Dum Power, il mio gruppo ("Brainsink/Heartrise" è uno dei nostri pezzi più belli).
Ho imparato a piangere per un libro, per un film.
Ho imparato a non nascondere le mie emozioni.
Ho imparato a dire alle persone che mi piacciono.
Ho imparato ad ascoltare e a parlare con il cuore.
Già il cuore...
Proprio con i Dum Dum Power è nata una delle frasi che uso per chiudere una lettera, una mail o magari anche una telefonata o un post particolari:
"Un abbraccio col cuore"
E mi sono sempre immaginato un cartone animato in cui un enorme cuore rosso tira fuori due braccia e stringe qualcuno a se.
Ecco, anche a me fanno incazzare le persone tirchie. Quelle che ti possono dedicare 5 ore del loro tempo ma non ti sanno dedicare 5 minuti del loro cuore.

Street art socialmente utile
Foto: 18k


"Sei più forte tu che sai dire forse
Che loro che sanno dire solo “io so”
La vita continua
Sui binari che non ci sono
Con amici che se ne vanno
E i sogni si consumano piano
Resta la strada
Asfalto nero e voglia di andare lontano

Questa casa che brucia
Sta per crollare
Noi volevamo costruirla ancora
"
(Kina - "Camminando di notte")

17 luglio 2007

Mexica rap

Mentre ero in messico (ormai 2 mesi fa), ho pensato ad un sacco di post da fare, sui miei blog. Una parte di questi li ho anche scritti, sul moleskine. Un'altra parte sono rimasti nella mia mente, da cui sono stati rimossi non appena rientrato in Italia (colpa del "logorio della vita moderna").

Un paio di questi post che ho pensato, sono riuscito a trasformarli in "lirica". Uno era il "Corrido del sistemista", di cui ho postato solo la prima parte. L'altro e' il testo che segue, autogeneratosi nella mia mente in un pomeriggio di "libertà/noia", in Messico, con Control Machete e Resorte come colonna sonora.



Mexico sucio, Mexico ratero
Mexico explotado, Mexico atorado
Mexico huevon, Mexico fregon
Mexico violento, opulento, sangriento!
Mexico somos raza
Mexico sois prietos
Mexico panista, verde, priista
Mexico burgues homofobico y racista!
Mexico de los pobres, Mexico sin derechos
Mexico albanil, campesino, obrero
Mexico del desafuero, mascara de democracia
Mexico de mordidas y las peores porquerias
Mexico sin conciencia, Mexico revolucion
Donde andan ahora Zapata y Magon?

Busco senales que no puedo encontrar
Aguila y serpiente arriba de un nopal